Il commercialista come partner strategico: trasformare i dati in decisioni vincenti con la Business Intelligence

Negli ultimi anni, il ruolo del commercialista ha subito una profonda evoluzione. Da professionista focalizzato prevalentemente sulla tenuta della contabilità e sugli adempimenti fiscali, oggi il commercialista si trova sempre più spesso a dover rispondere a richieste consulenziali ad alto valore aggiunto. In un contesto imprenditoriale caratterizzato da crescente incertezza, rapidità nei cambiamenti e necessità di decisioni tempestive, il valore del dato e la capacità di trasformarlo in informazione strategica diventano centrali.

L’obiettivo di questo articolo è mostrare come, grazie a solide competenze aziendalistiche e all’utilizzo di strumenti di Business Intelligence come Power BI, Power Query e Power Pivot, il commercialista possa proporsi come partner strategico dell’imprenditore, offrendo una reportistica periodica capace di supportare decisioni consapevoli.

1. Un background solido: le competenze economico-aziendali del commercialista

Il commercialista italiano, a differenza di altri professionisti, vanta una formazione spiccatamente economico-aziendale. Il percorso universitario in Economia prevede l’approfondimento di discipline fondamentali quali contabilità, bilancio, controllo di gestione, analisi dei costi, pianificazione e finanza aziendale. A ciò si aggiunge l’esame di Stato per l’abilitazione, che include prove teoriche e pratiche su materie aziendali, giuridiche e tributarie.

Questa preparazione rende il commercialista particolarmente idoneo a interpretare i dati aziendali non solo dal punto di vista fiscale, ma anche da quello economico e strategico. Inoltre, l’attività professionale quotidiana lo porta ad affinare competenze trasversali come la lettura critica delle performance aziendali e la capacità di dialogo con l’imprenditore.

2. Una posizione privilegiata: l’accesso ai dati dei clienti

Un ulteriore vantaggio competitivo è rappresentato dalla mole e dalla varietà di informazioni di cui dispone il commercialista. Accanto ai dati contabili, periodicamente aggiornati, il professionista gestisce dati fiscali, previdenziali, patrimoniali e spesso anche societari.

Non meno importanti sono le informazioni qualitative che il commercialista raccoglie nel tempo: conoscenza del modello di business, struttura organizzativa, governance, dinamiche familiari (nei casi di imprese a conduzione familiare), relazioni bancarie, processi decisionali.

Tale patrimonio informativo, se opportunamente organizzato, rappresenta una base ideale per sviluppare sistemi di reporting personalizzati e altamente efficaci.

3. Gli strumenti: Power BI, Power Query e Power Pivot

Gli strumenti di Business Intelligence, spesso percepiti come complessi o accessibili solo a grandi imprese, sono oggi utilizzabili anche in studi professionali grazie alla diffusione di soluzioni integrate in Excel e nella piattaforma Microsoft 365.

  • Power Query consente di importare dati da fonti diverse (Excel, gestionale, database, web), pulirli e trasformarli automaticamente secondo regole predefinite.
  • Power Pivot permette di costruire modelli dati relazionali, definire misure con linguaggio DAX e creare analisi multidimensionali.
  • Power BI aggiunge funzionalità avanzate di visualizzazione e condivisione interattiva dei report, anche su dispositivi mobili.

Anche con il solo utilizzo di Excel avanzato, Power Query e Power Pivot, è possibile implementare dashboard potenti ed efficaci, senza dover ricorrere a costose soluzioni software.

4. Cosa può fare il commercialista: la reportistica periodica per il cliente

La costruzione di una reportistica periodica permette di affiancare l’imprenditore nella gestione operativa e strategica. Alcuni esempi concreti:

  • Analisi dei margini per prodotto, servizio o commessa.
  • Monitoraggio dei flussi di cassa a breve e medio termine.
  • Individuazione di segnali di crisi attraverso indicatori previsti dal Codice della Crisi d’impresa.
  • Benchmark interni ed esterni, per confrontare sedi, aree di business o posizionamento rispetto al settore.
  • KPI commerciali e produttivi, come rotazione dei magazzini, lead time, tasso di conversione vendite.

I report possono essere strutturati in forma visuale, intuitiva, interattiva e aggiornata automaticamente. Questo consente all’imprenditore di accedere con semplicità a informazioni chiave, anche senza conoscenze tecniche approfondite.

5. I benefici per l’imprenditore

I vantaggi per il cliente sono molteplici:

  • Maggiore consapevolezza sull’andamento economico-finanziario.
  • Supporto alle decisioni basate su dati concreti.
  • Anticipazione dei problemi e maggiore resilienza.
  • Risparmio di tempo grazie all’automazione dell’elaborazione dati.
  • Accesso a una consulenza professionale evoluta senza dover sostenere costi elevati in software o personale dedicato.

6. Come iniziare: approccio graduale e sostenibile

Non è necessario partire con progetti complessi. Un approccio graduale è spesso la chiave del successo:

a. Identificare i dati già disponibili (prima nota, fatture, estratti conto, file Excel).

b. Definire con il cliente gli obiettivi di analisi.

c. Costruire una prima versione del modello, semplice ma funzionale.

d. Validare i risultati insieme all’imprenditore e raccogliere feedback.

e. Evolvere nel tempo il sistema, integrando nuovi dati e nuove analisi.

In questo modo si crea un sistema di reporting sostenibile, efficace e realmente utile al cliente.

7. Il nuovo ruolo del commercialista

Il commercialista che integra le proprie competenze con l’uso della Business Intelligence assume un ruolo nuovo:

  • Da esecutore di adempimenti a interprete del dato.
  • Da consulente fiscale a partner strategico dell’imprenditore.
  • Da fornitore di servizi a figura centrale nei processi decisionali del cliente.

Questo approccio non solo valorizza la professione, ma rafforza la relazione con il cliente e apre nuove opportunità professionali.

8. L’esperienza di CreaBi

Noi di CreaBi (www.creabi.it) abbiamo sviluppato modelli di Business Intelligence in grado di estrarre automaticamente dati dai principali software di contabilità presenti sul mercato, come AGO Infinity di Zucchetti e Teamsystem. Grazie all’estrazione diretta dal libro giornale, in pochi attimi è possibile generare report su:

  • Vendite e performance commerciali;
  • Indicatori economici come ROE, ROS;
  • Indicatori patrimoniali e finanziari come Capitale Circolante Netto, Margine di Struttura, indici di capitalizzazione;
  • Serie storiche dettagliate;
  • Analisi degli scostamenti rispetto al budget.

Questo servizio è pensato specificamente per i commercialisti che vogliono offrire ai propri clienti una consulenza evoluta basata sui dati, senza dover affrontare la complessità tecnica tipica dei progetti di Business Intelligence. Il nostro obiettivo è rendere semplice, accessibile e professionale l’analisi dei dati aziendali, mettendo il commercialista al centro di un processo di valore.

Conclusione

Il commercialista ha già oggi le competenze e i dati necessari per offrire un servizio consulenziale evoluto. Grazie all’utilizzo di strumenti come Power BI, Power Query e Power Pivot, può trasformare le informazioni in conoscenza utile per l’impresa.

In un mondo in cui i dati sono ovunque, il vero valore è saperli leggere, interpretare e trasformare in azione. E chi meglio del commercialista può farlo, con metodo, rigore e visione d’insieme?

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